Apprendo con dispiacere che anche i tedeschi sono un po’ strani quando si parla di internet e di copyright. E’ di qualche giorno fa la notizia che è stato approvato un disegno di legge in cui si dice che i link e le anteprime delle notizie che appaiono nei motori di ricerca violino i diritti d’autore e che quindi andrebbero pagati i relativi diritti. Consentitemi una piccola divagazione, dico che sono un po’ strani perché considero internet come un luogo pubblico al pari di una città, dove i vari siti sono gli indirizzi e i numeri civici. In questa visione io potrei pubblicare su un sito (o sul muro del mio palazzo) una poesia o un quadro o una notizia. Stasera passerà di li uno spider di un motore di ricerca (o un tizio delle pagine gialle) che vede e pubblica nel suo catalogo un riferimento a me e al mio lavoro. Se siamo in internet si pretende che vengano pagati dei compensi in caso di una città invece diremmo “se non vuoi che nessuno veda la tua poesia o il tuo quadro tientelo in casa tua!”. Bisogna comunque ammettere che sembra che sono coinvolti soltanto motori e siti commerciali e a scopo di lucro, bisogna anche dire che nel dubbio chiunque non bisognerebbe più pubblicare nulla riferito a materiale protetto in modo che internet ritorni libero come dovrebbe essere.